L’obiettivo di Franco Bordoni, il titolare, era realizzare un’azienda agricola biologica di coltivazione, di trasformazione e commercializzazione: un microcosmo sostenibile sia dal punto di vista ecologico che economico e sociale.
Fin da subito, la materia prima viene coltivata scegliendo varietà locali ed antiche, escludendo l’utilizzo di fertilizzanti, antiparassitari chimici e di sintesi, così già nel 1993 arriva la prima certificazione ICEA.
Viene riconosciuta la qualità di un prodotto che nasce dai valori che Franco ha maturato nel lungo apprendistato paterno e che riesce giornalmente a trasmettere ai suoi collaboratori: il legame con la tradizione agricola e la dedizione costante nel lavoro dei campi, supportati da una notevole abilità imprenditoriale.
Nel 1994 Podere Pereto inizia la collaborazione con l’associazione degli Agricoltori Custodi, per promuovere il recupero e la salvaguardia di antiche varietà di semi di origine toscana, preziosi testimoni della ricchezza di un sapere antico che va tutelato. Si tratta di varietà delicate e vittime del fenomeno di erosione genetica (perdita della biodiversità vegetale). È possibile trovarle ancora oggi nelle terre di anziani contadini, che da sempre coltivano le sementi dei propri avi per non perderne la qualità, il valore, il gusto.
Legumi come il cece piccino, il toscanello e lo zolfino e semi come i grani teneri Verna, Gentil Rosso, Frassineto e il grano duro Cappelli, non solo si adattano naturalmente al terreno e al clima locale, ma conservano caratteristiche nutrizionali non sostituibili.
Grazie all’ inserimento di queste sementi, l’azienda è inoltre in grado di adottare un sistema di rotazione triennale e impedire l’eccessivo sfruttamento del terreno, tipico dei metodi intensivi di coltivazione.
Con il ciclo di rotazione cereali - legumi - ortaggi l’equilibrio della terra viene rispettato e, dove possibile, addirittura migliorato per garantire prodotti sani e sicuri e che racchiudano in sé il rispetto per l’ambiente e l’attenzione alla salute del consumatore.
La svolta vera arriva nel 2001 perché, con un contributo della Comunità Europea, si costruisce un capannone agricolo dotato dei macchinari più innovativi e sofisticati. Anni di ricerca e investimento portano alla realizzazione di una filiera corta ed efficiente, che garantisce un controllo costante su tutte le fasi della lavorazione, dalla decorticatura (sbucciatura) dei semi, alla loro perlatura, la calibratura e, dove necessario, la selezione del prodotto con una selezionatrice ottica. Alla fine della lavorazione i prodotti vengono subito confezionati in atmosfera protettiva con azoto alimentare per garantirne una maggiore conservabilità. Il risultato è un ottimo prodotto artigianale, di grande valore nutrizionale e di notevole raffinatezza estetica.
Nel 2010 è arrivato in azienda un mulino a pietra, con cui produciamo le nostre farine che vengono confezionate in atmosfera protettiva per evitare la rapida ossidazione e conservare al meglio le proprietà nutritive.
L’ultimo arrivato è un nuovo laboratorio per la lavorazione di ortaggi, zuppe e sughi pronti e prodotti di gastronomia.
Chiude il cerchio un forno per panificazione ed un forno rotatorio per biscotti e salati: dal chicco al pane a km0.
Dopo quasi 30 anni di produzione biologica, l’azienda è ancora oggi in espansione.
La scelta tecnologica ha permesso di ampliare la superficie coltivata a 600 ettari.
Il listino è passato dalle 8 voci iniziali alle oltre 130 attuali.